venerdì 19 luglio 2013

Ancora sulla sicurezza in volo

In settimana Claudia ha notato un post molto interessante di Valentina, che avevamo già linkato nella tappa sulla sicurezza in volo, così ho pensato di intervistarla e farmi raccontare di più sul suo interesse al riguardo.

Ciao Valentina, grazie per aver mostrato entusiasmo per la nostra iniziativa e per il tuo lavoro di condivisione di informazioni preziose per chi viaggia con piccoli al seguito. Vorrei farti qualche domanda:

- Nel tuo blog hai un'intera sezione dedicata alle Baby dritte da viaggio  e al Baby armamentario da viaggio  come mai tanta attenzione al tema da parte tua? Con che spirito hai deciso di condividere tante informazioni?

Valentina: Quando sono rimasta incinta della prima piccola viaggiatrice, ho iniziato a cercare consigli e attrezzature per poter continuare a viaggiare e spostarmi con lei: vivendo all'estero cerco di andare a trovare le nostre famiglie e i nostri amici piu' spesso possibile, percio' da un lato ho bisogno di attrezzature leggere, polifunzionali e robuste, dall'altro che costino in modo ragionevole visto che anche viaggiare, per quanto low cost, e' una spesa. La maggioranza dei blog delle mamme expat e per forza di cose viaggiatrici era in inglese, ho pensato fosse un peccato che queste informazioni ed esperienze non fossero accessibili alle mamme che non hanno confidenza con questa lingua e cosi' mano a mano che ho accumulato la mia esperienza personale ho deciso di restituire alla Rete i miei consigli in cambio di quelli che ho preso Infine, e' vero che ancora in Italia la mentalita' dominante non e' estremamente comprensiva e favorevole alle famiglie e alle mamme che si spostano con i bambini, per cui mi auguro sempre che chi ha meno senso dell'avventura si possa far coraggio leggendo che altre mamme, che sono persone normali con un portafoglio normale e un fisico normale, ce la fanno

- L'ultimo tuo contributo è molto interessante e completo, un vero vademecum riguardo il tema della sicurezza in aereo, come mai ha fatto questa ricerca così approfondita e hai deciso di metterla a disposizione?

Valentina: Ho paura di viaggiare in aereo, nonostante ci sia stata sopra un'infinita' di volte negli ultimi dieci anni. Nel tempo il fatto di dovermi occupare in volo delle bimbe mi ha aiutato a distrarmi da questa ansia, cosi' come il cercare di conoscere meglio come funzionano gli aerei, come avvengono gli atterraggi ed i decolli: ho scoperto che la conoscenza placa la mia ansia piu' dell'ignoranza . Dopo aver visto le immagini dell'aereo schiantatosi a San Francisco a inizio luglio e aver letto che tutti i viaggiatori con infants e bambini piccoli sono evacuati sani e salvi, ho cercato informazioni su quali sono le procedure di evacuazione con bambini al seguito: con mia enorme sorpresa non ho trovato pressoche' nulla! Cosi' scavando nella Rete ho trovato queste due esercitazioni e i reports della Agenzia d'Aviazione Federale statunitense su vari incidenti aerei, nei quali sono descritte tutte le evacuazioni. Da queste fonti ho tratto questo post e volentieri l'ho messo a disposizione, visto la scarsita' di informazioni in merito. Mi auguro che arrivi a qualche addetto ai lavori (assistenti di volo, piloti, ingegneri aerospaziali e che questi abbiano voglia di aggiungere le loro osservazioni.


- Di tutto quello che hai scoperto preparando il tuo post cosa ti ha sorpreso di più e cosa trovi più importante sottolineare a beneficio dei lettori?

Valentina: Il fatto che in molte evacuazione madri sole con due o tre bambini abbiamo avuto la freddezza di affidare uno o due bambini ad altri passeggeri che li hanno fatti uscire da altre uscite di sicurezza. Separarsi dai propri figli in una situazione di pericolo mi pare molto difficile a livello mentale, ma forse nelle situazioni di emergenza il nostro cervello materno razionalizza molto piu' di quanto ci potremmo aspettare.

Grazie per la tua disponibilità, per il tempo che ci hai dedicato e soprattutto per i tuoi post, sempre molto utili. 

Tornando a me, invece, questo post mi è piaciuto perchè è strutturato in modo pratico, diviso per capitoli, e perchè offre molti spunti e suggerimenti pratici, da cosa indossare per esser più sicuri ad altri utili suggerimenti da mettere in atto durante il viaggio. Mi ha colpito la concretezza delle sue valutazioni, anche io ne ho fatte di analoghe negli anni per questo ho sentito molta affinità, e terrò conto anche delle valutazioni di Valentina nei prossimi voli. 
Vi segnalo in particolare un passaggio su un punto che mi è sempre stato caro, perchè nella pratica ma anche nella teoria è controverso e spesso lascia perplessi i genitori:

"LA CINTURA DA INFANT E ALTRI SISTEMI DI SICUREZZA

L'utilizzo e l'efficiacia della cinturetta per tenere il bambino sulle ginocchia e' da sempre dibattuta: nei voli interni americani non e' utilizzata, in quelli europei si, nei voli internazionali sempre. Ci sono studi che dicono che il bambino nella cinturetta muore facendo da airbag umano al genitore, quelli che dicono che se il genitore riesce a tenere bene la brace position (piegato in avanti col bambino sdraiato  sulle propria  ginocchia in orizzontale, tenendolo con un braccio lungo il corpo e la testa , la propria guancia contro la guancia del bambino, e l'altro braccio sotto le propria ginocchia), la cinturetta aiuta la manovra.
Tutti sono d'accordo che sarebbe meglio mettere l'infant dentro un seggiolino per auto, ma che effettivamente la maggioranza dei sedili hanno misure non compatibili con i seggiolini. ..."
Valentina suggerisce altre opzioni e fa valutazioni molto utili, consiglio a chi viaggia in aereo di leggere con attenzione il suo post.

E mi raccomando, ad ogni occasione tenete alta l'attenzione sulla sicurezza dei piccoli viaggiatori!

A presto e viaggi sicuri e sereni a tutti voi!

2 commenti:

I tuoi commenti e il tuo contributo sono preziosi, grazie!